Jamendo

Con Guru se ne va un pezzo di storia

Pubblicato da FutuRadio Web mercoledì 21 aprile 2010 , , , , ,

La sua morte è passata un po' in sordina da queste parti a causa di una certa riluttanza tutta nostrana nei confronti della cultura hip hop. Eppure Guru lascia una pesante eredità nel mondo della musica nera. Nato Keith Elam a Boston il 17 luglio del 1966, Guru è considerato – superficialmente dai più – il “rapper” dei Gang Starr. Non che ciò non sia vero, intendiamoci. Tuttavia Guru fin dal 1989 ha coprodotto, se non prodotto in prima persona, una buona parte della discografia del suo gruppo di origine al fianco di Dj Premier. Ma è nel progetto Jazzmatazz che trova la sua espressione più grande, la sua ragione di esistere. Già con Dj Premier si era proposto quale pioniere della contaminazione del jazz nell'hip hop; in Jazzmatazz, la cui produzione è (quasi) esclusivamente sua, Guru raggiunge l'apice di tale ambizione creando, per così dire, uno stile nuovo nel panorama della musica rap. Jazzmatazz, Vol. 1 (1993) e Jazzmatazz, Vol. 2 (1995) sono due pietre miliari, senza dimenticare i precedenti lavori con i Gang Starr Step in the arena (1991) e Daily operation (1992). Guru era da tempo ammalato di cancro e il 28 febbraio era entrato in coma a causa di un arresto cardiaco. Al suo risveglio, avvenuto alcuni giorni dopo (alcune fonti, in verità, sostengono che il rapper non si sia mai ripreso dal coma), se l'era presa con il socio di sempre, Dj Premier, reo di informare lo stato di salute dell'amico tramite Twitter quando l'unico autorizzato – stando a quanto dichiarato in una lettera – era Solar, produttore di New York e da qualche tempo suo collaboratore. Ma Premier, tra i primi ad annunciare la morte di Guru, ha postato sul blog alcune osservazioni relative alla presunta dichiarazione ufficiale di Guru, a suo avviso frutto di strumentalizzazioni:
This letter is way outta hand (Solar, aveva scritto in un primo momento riferendosi esplicitamente al produttore di New York). Pure scandalous. C’mon, this isn’t Guru who wrote this letter. Still questioning if he really got outta coma in the first place? Why the fuck did nobody stopped that dude??? I’m stuck with mix feelings, sorry. Hard to accept, R.I.P. to the man who marked 90s hip hop. R.I.P. Guru, what’s going to happen? He will be remembered for ever and ever!! DJ Premier, hold your head up for real. My condolences to his family and friends. Out of respect and mourning I’ll stop posting until this saturday (unless DJ Premier talks).
Le liti, che da sempre caratterizzano l'ambiente, certamente non cancelleranno il ricordo di un grande artista. Non a caso il profilo Twitter di Premier è stato ieri un via vai di “retweet” dei tanti colleghi che hanno voluto salutare Guru: da Joell Ortiz a Pharoahe Monch, da Black Milk a Dj Jazzy Jeff, passando per Talib Kweli e 9th Wonder.

AGGIORNAMENTO: a risolvere la querelle Solar-Dj Premier ci ha pensato la famiglia di Guru attraverso un comunicato ufficiale. Sulla nota viene specificato che il rapper non si è mai risvegliato dal coma, dunque la lettera è da attribuirsi, molto presumibilmente, allo stesso Solar come paventato da "Primo".



Guru, July 17, 1966 – April 19, 2010

F. G.
21/04/10


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