Un musicista uscito fuori dal nulla, ma che con le sue canzoni ha subito colpito l'attenzione dello staff di FutuRadio Web e non solo. Lui è Anthony Kunstlinger, ventottenne parigino, all'esordio con l'Ep “Frutti Tutti”. Una scoperta che FutuRadio Web vuole condividere con i propri ascoltatori.
Anthony, raccontaci un po' di te e della tua passione per la musica
Ho 28 anni. Sono nato e vivo attualmente a Parigi, in Francia. Mia madre ha avuto una grande influenza musicale su di me e mi ha donato una genuina e affidabile educazione rock. Quando ero piccolo, invece di fare i compiti o giocare con gli amici, ascoltavo per ore i dischi di mia madre come i Kinks e i Rolling Stones. Quando avevo dieci anni, mia mamma mi regalò la mia prima lezione di chitarra e ne fui subito colpito. D’altro canto, invece, mio padre ha sempre considerato la musica come un percorso senza sbocco. Come ogni normale teenager, ero un ribelle ed elogiavo il rock come un frutto proibito. Ma quando iniziai veramente a pensare di realizzare il sogno di suonare musica professionalmente, fu quando vidi il concerto dei Guns'n'Roses a Parigi. Non avevo mai visto così tanto carisma e degli assoli di chitarra così dannatamente melodici. Era il 1992. Nel 2001, un’altra band mi aveva colpito: gli Strokes. Questo è stato il momento in cui ho avuto abbastanza fegato per realizzare una band con i miei migliori amici e suonare ai primi concerti.
“Frutti Tutti” è il tuo primo lavoro e per essere il tuo esordio, vogliamo cogliere l'occasione per farti i nostri più sinceri complimenti. In questo album cosa vuoi esprimere?
“Frutti Tutti” è un EP di quattro tracce che ho realizzato con una certa rapidità. Ho scritto le canzoni in tre settimane, più o meno. Il più è stato capire in quale lingua cantare: francese o inglese. Penso che l’inglese sia ovviamente più adeguato per la musica rock, ma non volevo negare la mia lingua di origine. Così ho pensato che il miglior modo fosse quello di usare entrambe...e nessuno lo aveva mai fatto prima, o meglio, non nella stessa canzone. Anche se le prime tre canzoni sono molto allegre, Guarde Fou, invece, mostra il mio lato malinconico. Penso sia importante essere ambivalenti, ti dà sostanza. Si sa che alle ragazze piacciono gli uomini misteriosi e complessi e allora ho voluto provare ad essere uno di loro.
Le tue canzoni sono molto orecchiabili. Viene voglia di canticchiarle durante l'arco della giornata... qual è il tuo segreto?
Una volta un mio amico iniziò a ballare come un pazzo quando suonai una mia canzone e questa cosa mi colpì, allora pensai: “Questo è lo spirito che voglio in ogni canzone”. Far ballare la gente senza essere un Dj è per me una bella sfida.
Cosa ti aspetti ora dal vasto mondo della musica? Hai intenzione di fermarti qui o questo per te sarà solo un punto di partenza?
Attualmente sto lavorando al mio nuovo materiale per il prossimo LP che spero vivamente di registrare tra qualche settimana. La musica mi rende felice e mi fa dimenticare di tutto il resto, è come una droga ma senza le cattive conseguenze di essa. Spero tantissimo che “Frutti Tutti” sia solo l’inizio di tutto questo. Voglio fare molti concerti e organizzare un tour. Voglio conoscere tanta gente e sarei onorato di suonare in Italia un giorno.
E il successo nel tuo Paese come procede?
Ho letto un’intervista di Pete Doherty qualche anno fa che parlava del suo debutto con la sua prima band, i Libertines. Parlava del concetto dei “Concerti-Guerriglia” dove praticamente lui suonava la sua musica davanti a persone che doveva conquistare e che non si aspettavano nulla da lui. Pensai che questo era il modo migliore per testare la propria musica. Suonare davanti ad amici, parenti o i tuoi fans non è pericoloso ed è abbastanza semplice, allora provai a fare quello che Pete Doherty fece all’epoca, cominciai ad andare nelle feste private dentro appartamenti e suonavo. Alcune volte mi cacciarono via ma fu molto divertente e con il tempo acquistai popolarità e fiducia.
Noi di FutuRadio Web siamo molto orgogliosi di averti scoperto e ci sentiamo i tuoi personali promotori in Italia, speriamo ovviamente che la cosa ti faccia piacere... Soprattutto perché anche noi, come te, sposiamo la filosofia della musica libera. Qual è il tuo giudizio in materia?
Se non ti dispiace vorrei descrivere entrambi i significati della parola “Libera”. Prima di tutto libera significa gratuita, senza alcun costo; secondo punto significa libertà. Primo, io penso che garantire l’accesso alla musica senza alcun costo è essenziale per la sua sussistenza e questo consente agli artisti di entrare direttamente in contatto con il pubblico e costruire la loro notorietà. Secondo, io credo molto nelle melodie gioiose e orecchiabili, perché la musica dovrebbe essere spontanea e provenire dal profondo del cuore e non dal cervello. Ogni volta che penso troppo, il mio sound manca di anima. La musica libera ti fa sentire quello che sto provando mentre la suono e non importa quello che alla fine risulta.
Frutti Tutti, ep di debutto di Anthnoy Kunstlinger, è in rotazione su FutuRadio Web
Intervista, traduzione e stesura a cura di F. R.
23/03/10
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