Jamendo

Non si finisce mai di arrivare. Luca, dice, il grande pubblico non lo ha ancora raggiunto. Eppure in carriera non sono mancati i riconoscimenti e le soddisfazioni. Luca Bussoletti (www.myspace.com/bussoletti), cantautore romano, è stato recentemente selezionato per il catalogo io e l'altro dell'associazione culturale Fonopoli, progetto di Vincenzo Incenzo. Ha all'attivo un album, È soltanto un salto nel vuoto, prodotto da Josè Fiorilli (il tastierista di Ligabue). È stato scelto dal quotidiano Repubblica per la rassegna Generazione X e ha aperto i concerti di alcuni artisti famosi quali Irene Grandi. C'è anche un po' di hip hop nel suo 'background'. Nel 2008 ha infatti pubblicato per il web L'uomo di vetro 2.0 con il featuring di Piotta, brano che ha persino raggiunto il primo posto nella classifica delle vendite di iTunes.
Abbiamo incontrato Luca il 10 giugno alla presentazione del catalogo io e l'altro. Nell'occasione ha interpretato Tutti giù per aria, colonna sonora dell'omonimo lungometraggio di Francesco Cordio autoprodotto dai cassintegrati dell'Alitalia. Un progetto, quest'ultimo, che ha visto la partecipazione di Dario Fo e Ascanio Celestini, mentre il brano è valso al cantautore il Premio Miglior Canzone Originale e Miglior Colonna Sonora al RIFF (Roma International Film Festival), oltre che le targhe speciali del PIVI al M.E.I., del Premio Mauro Carratta e del Tam Tam Digifest.

Tutti giù per aria è un brano dedicato ai cassintegrati dell'Alitalia. Quale può essere, al giorno d'oggi, la funzione sociale della musica?

Io credo che debba essere molta. Suona strano a chi è cresciuto con la convinzione che la musica generi solo televoti ma le canzoni sono forma di cultura e anche i nostri giorni meritano di essere raccontati.

Cosa ha significato per te essere selezionato all'interno del catalogo io e l'altro dell'associazione culturale Fonopoli?

È stato un bel riconoscimento perché credo molto nell'idea di fondo di Fonopoli e mi fa piacere confrontarmi con persone come Vincenzo Incenzo.

È così difficile farsi conoscere dal "grande pubblico"? Quanti sacrifici hai dovuto affrontare pur di ottenere una certa visibilità?

Credo che ancora non mi conosca il grande pubblico! Di sacrifici se ne fanno molti e non tutti vanno a buon fine ma come dice un mio amico "L'Arte ti guarda" e allora continuo convinto di seguire una strada che darà i suoi frutti.

Cosa pensi della musica italiana? Tra talent show e reality non sempre emerge chi davvero merita, eppure non mancano punte di eccellenza nel nostro panorama musicale...

La musica italiana sta benissimo, ci sono molti talenti e la gente ama andare ai concerti. La discografia, invece, sta male perché ha deciso di non rischiare più nel suo lavoro che invece era un lavoro fatto principalmente di quello. Come si fa a fare il discografico e a non andare mai a vedere dal vivo i nuovi artisti? Per fortuna non sono tutti così, ma il trend generale è questo e si vede in tante scelte.

FutuRadio Web trasmette musica esclusivamente in copyleft. Per molti artisti è, diciamo così, un percorso alternativo. Qual è la tua opinione al riguardo?

Non posso che pensarne bene. Tutto ciò che è creativo e libero lo approvo.

Quando non sei impegnato a comporre musica, cosa ascolti?

Sempre tutto, perché credo che soprattutto da chi proprio non mi piace io possa imparare. Cerco di capire perché uno cosa che "schifo" riempie gli stadi e, spesso, qaundo ne capisco la ragione, mi arricchisco artisticamente.

Puoi svelarci qualche progetto futuro?

Dopo l'estate uscirà A solo un metro, una canzone che vede la partecipazione di Dario Fo. sarà un'operazione particolare a cui stiamo lavorando molto.

F. G.

22/06/10


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