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373°K: l’intervista

Pubblicato da FutuRadio Web lunedì 15 novembre 2010 , , , ,

Sono di Bologna, ma non proprio. Inizialmente non vi erano i componenti che invece ne fanno parte oggi. Ma la carica e l'adrenalina, quelle di certo non mancano ai 373°K. Il loro è un rock 'n' roll duro e puro. Ascoltare per credere. “La band 373°K – racconta a FutuRadio Web Tia Villon, voce e pianoforte del gruppo – nasce nel 2009 con musicisti diversi da quelli che oggi vi militano, eccetto me. In quello stesso anno abbiamo registrato la nostra prima demo ...comunque libero. Veniamo tutti da città diverse, ma siamo di Bologna in quanto studenti universitari e ci siamo ritrovati a suonare nella città emiliana. Attualmente la formazione è composta, oltre a me, da Stefano Venosta, chitarra ritmica e cori, Francesco “Gringo” Di Nicola, chitarra solista, Rocco Romani, basso elettrico, Francesco “Wolf” Lupi, batteria”.

Toglieteci una curiosità. 373°K: da cosa deriva il vostro nome?

Il nostro nome gioca su due fattori diversi: innanzitutto in Fisica 373,15 K equivalgono a 100°C, e questo è un rimando al Rock 'n' Roll più “caldo” e “bollente” che è la musica che facciamo e alla quale ci ispiriamo. La seconda spiegazione, che è poi quella da cui ho preso spunto per il nome, è più dentro al significato della parola “bollente”, per noi bollente sta ad indicare uno stato emotivo di rabbia, la rabbia nei confronti di una realtà ormai sempre più stereotipata e completamente lontana da quelli che sono i desideri, i sogni di ognuno di noi. Un'altra caratteristica del nome è la presenza (sbagliata ma voluta) del simbolo “°”. L'abbiamo inserita perché così poniamo l'attenzione sul carattere “filosofico” del nome, non tanto sulla misurazione fisica, e poi noi siamo un dannato gruppo rock, non una misura!

Nell'ambito underground, almeno per quella che è la nostra esperienza, è assai raro imbatterci in band rock 'n' roll che cantano in italiano. Perché questa scelta?

La scelta è data dalla spontaneità. Quando scrivo i testi delle canzoni mi piace essere il più diretto possibile, usare le potenzialità espressive che una lingua può dare, e l'utilizzo della propria lingua è, secondo me, il modo migliore. È difficile secondo me scrivere testi sinceri e non costruiti usando una lingua comunque “straniera”. Quindi più che una scelta io la definirei un'esigenza.

Cantando voi in italiano, ci viene spontaneo pensare che abbiate quali fonti d'ispirazione anche rockers italiani... E in ambito straniero, invece, cosa vi piace?

Per quel che riguarda il rock italiano sicuramente Litfiba e l'esperienza di Piero Pelù solista (soprattutto gli ultimi dischi). Poi aggiungerei Ligabue, almeno fino a Sopravvissuti e sopravviventi. Per quel che riguarda l'ambito straniero direi Guns 'n' Roses, Skid Row e tutto l'hard rock/rock 'n' roll americano anni '80 (Motley Crue, Poison...).

Siete molto impegnati nei concerti dal vivo. Quale è la risposta del pubblico durante i live per una band come la vostra?

La nostra musica viene sempre molto apprezzata così come l'idea di cantare in italiano. Il pubblico dei nostri concerti si diverte perché i nostri non sono concerti a cui bisogna assistere “seduti”... da che mondo e mondo il rock serve a scuotere la gente e noi in più vogliamo scuoterne anche la testa perché oggigiorno ce n'è veramente bisogno.

Siete al lavoro su qualche nuovo progetto?

A breve ci rinchiuderemo in studio per registrare il nostro primo album la cui uscita è prevista intorno a marzo, aprile 2011. Il titolo è ancora da definire quindi non posso esprimermi in merito. Comunque conterrà otto, nove pezzi e ciò che è sicuro è che sarà un album pienamente rock 'n' roll!




(fabio germani)


3 commenti

  1. Anonimo Says:
  2. Un gruppo decisamente interessante!

     
  3. Anonimo Says:
  4. Sottoscrivo, non sono affatto male, spero possiate fare strada ragazzi, cè bisogno di una ventata di aria fresca nel panorama musicale italiano

     
  5. Anonimo Says:
  6. concordo! grandi!

     

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