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Intervista ai The Mellon

Pubblicato da FutuRadio Web giovedì 25 febbraio 2010 , , , ,

È da un po' che li sentite passare, qui a FutuRadio Web. Loro sono gli Amici, o meglio, i Mellon e noi li abbiamo intervistati.

Come e dove nascono i Mellon?

I Mellon nascono tra Biella e Romagnano Sesia (NO) e tra mille cover. Nel 2006, come in mille altre storie già conosciute, alcuni gruppi si sciolgono e i componenti si amalgamano e formando nuove band..cosi Andrea Bertoli, Alessandro Finotello e Gianluca Baricella formano i Mellon. L'idea è semplice, creare musica che non guardi il genere, il look o i consigli dati dai professori di musica (perché a parlare e a dare consigli sulla tua musica sembrano tutti professori). L'idea, anzi, è ancora più semplice, chiudere gli occhi e sentire la musica e se quando li riapro tu che mi guardi hai la stessa espressione che ho io, beh la musica è tutto ciò che di più puro è arrivato. Ecco come e dove nascono i Mellon!

Da cosa deriva il nome?

Il nome Mellon è tratto dal Signore degli Anelli e precisamente nel passaggio in cui, per aprire le porte delle grotte di Moria, bisogna pronunciare in Elfico il nome Amici... So che chiamarsi “amici” può sembrare un po' così, ma pensiamo al nome in italiano dei nostri gruppi preferiti....
The Who – I Chi; Deep Purple – Porpora Profonda; Led Zeppelin – Dirigibile di Piombo; Cream – Crema... Insomma... “amici” ci sembrava buono..

Che cosa ne pensate della musica copyleft?

La musica copyleft è una cosa ottima per diffondere la proprie creazioni in modo libero, è la soluzione per il futuro! Anche la Siae non sarebbe male se non facesse di tutto tranne che aiutare la musica!!! La musica è arte e come tale va diffusa il più possibile e va difesa, non dai musicisti ma dalle persone che vedono un guadagno nella musica...per chi fa musica non è un lavoro, è un bisogno come mangiare o bere.. e non conosciamo nessuno che di professione “mangia o beve”.
Purtroppo davanti all'opportunismo delle persone e dalla falsità degli artisti non c'è copyleft o copyright che tenga.

Ci sono gruppi o influenze musicali da cui traete ispirazione?

L'ispirazione è fondamentale. È un modo per poter scrivere musica, ma deve essere uno stimolo non una scorciatoia...deve essere un “proviamo anche noi a fare così” piuttosto che un “facciamo come loro”. La musica che ci ispira di più è quella del periodo di massima gloria del rock'n'roll e cioè dal 65' al 75'. Ecco, tutti i gruppi di quel periodo. Noi li ascoltiamo (o li scopriamo ancora oggi). Inglesi, americani ma anche italiani perché in quegli anni ci sono stati dei gruppi italiani veramente grandissimi. Pensiamo alla Pfm al Banco, alle Orme, ma anche di più grandi. Osanna, il Ballettto di bronzo, Il rovescio della medaglia, tutti questi gruppi completamente dimenticati dai nuovi gruppi rock italici... ecco noi prendiamo ispirazione nel modo di porsi sulla musica nel modo di trasmettere musica e siamo profondamente influenzati da ciò che significa essere rock'n'roll e cioè voler superare la barriere non con la chitarra sulle palle e la tracolla leopardata, ma mettendo il cuore in mano a chi vuole ascoltare.. essere se stessi, non calarsi nel personaggio del “rocker”.

Il momento più bello da quando suonate, quello che vi ha dato la vera soddisfazione.

Francamente non saprei indicare un preciso momento, sicuramente quando arrivano i complimenti sinceri...e il complimento più frequente è quello che ci dà più soddisfazione per quello che portiamo avanti e cioè la frase: “Era veramente da tantissimo che non sentivo suonare così un gruppo”. Oppure: “Gruppi come il vostro non ci sono più, siete delle mosche bianche”. E sicuramente dà
soddisfazione maggiore quando queste frasi arrivano da persone che hanno vissuto gli anni 70 davvero! Comunque la vera soddisfazione io non la conosco ancora...

Progetti per il futuro?


Sicuramente quella di poter realizzare il nostro disco d'esordio completo, senza troppi compromessi con qualche produttore “uccidi-musica”. Realizzare il nostro disco puro e grezzo come lo vogliamo noi. Cercare di promuoverlo, non per un ritorno economico ma per il piacere della musica. E se non interessa a nessuno... amen!! Siamo selvaggi, puri e veri... incazzati e tranquilli allo stesso tempo...come il rock'n'roll vero! Quello che molti hanno dimenticato, perché anche il rock l'hanno strumentalizzato. Quindi il nostro progetto futuro è quello di essere l'ultima legione del rock'n'roll che non vuole essere strumentalizzato, non vogliamo essere i cloni di nessuno.

In bocca al lupo, allora.

Grazie FutuRadio Web per l'intervista, un saluto dai Mellon!!

I Mellon sono in rotazione su FutuRadio Web


D. S.

25/02/10


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