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Intervista ai Giocattoli di Clara

Pubblicato da FutuRadio Web mercoledì 3 febbraio 2010 , , ,

Due demo e un ep autoprodotti: il primo di sei pezzi registrato nel 2001, il secondo di 14 realizzato al Gain Studios di Pavia nella primavera del 2005 e l'ultimo, Quando non ci stai più dentro, realizzato nella primavera del 2007 con la partecipazione di Francesco Catucci. A marzo 2009 le fasi finali del Web Music Contest Area 24 di Alice-Tutta un'altra Musica e infine la vittoria all'Up Rica Rock Festival 2009. Serve altro per descrivere i Giocattoli di Clara? La band di Pavia nasce nel 1999 per giungere, dopo alcuni cambi, alla formazione attuale soltanto nel 2007. I componenti sono Francesco (voce), Enrico (batteria/cori), Rocco (basso), Fabio (chitarra/cori) e Paolo (chitarra). Le loro principali influenze musicali derivano dal punk e dall'hardcore melodico, riscontrabili anche nel brano pubblicato a dicembre 2008, H2O. L'altro pezzo più recente, invece, è Occhi Viola (luglio 2009) ispirato al libro di Licia Troisi le Cronache del Mondo Emerso (pubblicato da Arnoldo Mondadori Editore S.p.a), brano che segna l'approdo del gruppo a uno stile più rock e a tonalità più cupe sia nel testo che nella musica. Entrambi i lavori sono disponibili in free download sul profilo MySpace (http://www.myspace.com/igiocattolidiclara) e anticipano il disco di esordio della band che uscirà proprio quest'anno. Tanto per non farsi mancare nulla, i Giocattoli di Clara hanno fondato un'etichetta indipendente, la Coraline Records, di cui FutuRadio Web si è già occupata.

La prima domanda può apparire scontata, ma la curiosità è troppa: da cosa deriva il nome Giocattoli di Clara?

Eheh! In realtà non riveliamo mai l'origine dei Giocattoli e in effetti è una domanda che ci pongono sempre! Diciamo che ci è sempre piaciuta l'idea di essere i Giocattoli di una ragazza.

Avete già prodotto diversi ep, partecipato a diversi contest arrivando sempre in finale e vincendone persino uno. Insomma, di strada ne avete già fatta. Cosa manca alle band tipo la vostra per uscire dalla nicchia e ottenere quella visibilità che invece garantirebbe la scena mainstream?

Abbiamo fatto parecchia esperienza e avuto buoni riconoscimenti, soprattutto da parte della gente che ci segue e che viene ai nostri show a spaccarsi. Nonostante ciò stiamo solo ora lavorando ad un album di esordio che uscirà nel corso di quest'anno e pensato per far conoscere la nostra musica ai più.

Quali sono i vantaggi, ed eventualmente gli svantaggi, dell'autoproduzione?

L'autoproduzione, se non supportata da un'etichetta che abbia contatti, intraprendenza, e mezzi per finanziare il progetto, rischia di non essere promossa a dovere. Capita quindi che anche band valide si perdano nel corso della loro carriera e non possano essere conosciuti e apprezzati. Se invece capita l'occasione di poter collaborare con una label, la cosa veramente spettacolare è riuscire a farsi conoscere, anche solo nell'underground, e di suonare la propria musica senza restrizioni. A differenza della major le etichette indie tendono più a valorizzare il progetto e a far uscire il meglio che un artista può dare, piuttosto che imporre restrizioni dettate dalle logiche di mercato.

Al primo ascolto i vostri pezzi risultano piuttosto potenti. Poi, prestando maggiore attenzione, si scoprono melodie interessanti. Fondere più generi in un solo brano è un modo per accontentare un pubblico sempre più esigente o un modo per scoprire suoni e sensazioni diverse?

Più che altro è il risultato dell'evoluzione naturale dei Giocattoli. Abbiamo sempre ascoltato diversissimi generi di musica, passando dall'Hard Core Newyorkese dei SOIA a quello californiano dei NOFX. Il chitarrista della Band, Paolo, è un metallozzo come pochi, per cui siamo sempre interessati a contaminazioni con altri generi. Nel nuovo disco, di cui ancora non conosciamo il titolo, ma che verrà registrato tra maggio e giugno, inseriremo dei pezzi più evoluti e studiati rispetto ai lavori precedenti. Saremo veloci e furiosi, sicuro!

Della Coraline Records abbiamo già parlato in passato. Ora la domanda è: come riuscite a coniugare la creatività dei Giocattoli di Clara alla produzione di altri gruppi o artisti legati alla vostra etichetta?

Per noi è solo un piacere e, sinceramente, non ci siamo mai posti il problema. C'è solo una cosa da fare... sbattersi, e possiamo dire che siamo diventati abbastanza bravi. Riuscire a supportare le nostre band e i nostri amici, comunque, non è che un privilegio concessoci e in cui crediamo fermamente.

Durante le fasi di produzione della Coraline Records, non siete mai stati “invidiosi” della bravura degli altri gruppi? Non si corre il rischio di creare una rivalità “intestina”, soprattutto quando si propongono generi molto simili tra loro?

Non c'è assolutamente questo rischio, perché preferiamo imparare da altri artisti piuttosto che contrapporci a loro. Se uno pensa di sapere già tutto.. allora la musica è finita davvero. La figata è che mai come ora ci sentiamo di rappresentare le nostre band e saremmo felici se il nostro lavoro potesse ripagare alla grande tutti.

Qualche anticipazione sui progetti futuri?

Abbiamo già parlato del nostro album, la cui produzione sarà affidata all'esperienza del BroStudios Recordings & Productions di Torino. In piu ci stiamo portando avanti con Coraline Records pensando a un video e a un tour di presentazione dell'album.

Dove possono arrivare i Giocattoli di Clara?

Il nostro scopo è divertirci e far divertire chi viene ai nostri concerti. Speriamo di trasmettere cose buone con i nostri pezzi e per il resto... come si dice?! chi vivrà..

I Giocattoli di Clara sono in rotazione su FutuRadio Web

F. G.
03/02/10


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