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Intervista ai Phersephone

Pubblicato da FutuRadio Web giovedì 28 gennaio 2010 , , ,




Attivi dal 2004, i Phersephone hanno già fatto molta strada. Come raccontano nel loro MySpace (http://www.myspace.com/phersephonerock) “nel corso del tempo la band iniza a comporre musica originale e a prender parte ad una intensa attività live che la porta a esibirsi su palchi prestigiosi e a ottenere apprezzabili piazzamenti in diversi contest a livello nazionale, come ad esempio il contest Orquestra 4 indettosi al Thunder Road di Pavia dove si aggiudicano il quarto posto e il premio 'Miglior testo' con la canzone Brainstorming”. Ma chi sono i Phersephone? Come si sono incontrati? E cosa propongono? La band è nata “dalle ceneri” di alcuni gruppi rock grunge di Asti. “Dave e Oliver – raccontano i Phersephone a FutuRadio Web – suonavano negli Anamnesi, un gruppo grunge molto attivo nell'astigiano, fino allo scioglimento nel 2005. Da qui ci siamo messi in cerca di nuovi componenti trovando in Fax (basso) e Giaco (voce e chitarra) le nuove leve per il nucleo nuovo. Giaco cantava in quel periodo nel gruppo hard rock Cobra. Nel giro di alcuni mesi abbiamo dato vita al progetto Phersephone, componendo i nostri primi pezzi e affinando l'affiatamento macinando live”. Nel 2008 incidono prima un demo e poi il primo album Buongiorno dr. Krebs!, disco contenente 12 tracce inedite, autoprodotto in collaborazione con la Krebs Corporation e pubblicato a giugno 2009. Nello stesso mese la band fa rotta a Napoli per le riprese del videoclip promozionale della canzone P.G.W.. Lo stile proposto è un originalissimo rock'n'roll che subisce svariate influenze, dal post punk all'heavy.

A quali artisti, tra i più famosi se ce ne sono, vi ispirate?

Questa è una domanda a cui possiamo dare solo una risposta parziale. Diciamo che ognuno di noi ha i propri gusti musicali, a volte anche molto diversi fra loro. Cerchiamo dunque se possibile di riuscire a miscelare le correnti, cercando di suonare un alternative rock abbastanza personale.
Possiamo comunque citare tra le nostre band preferite, o comunque di riferimento, Smashing Pumpkins, Foo Fighters, Stone Sour, Placebo, mentre per la scena Italiana – comunque più vicina a noi – Il Teatro Degli Orrori, Afterhours, Verdena, Marlene Kuntz e i cantautori come De Andrè, Guccini...

Come si sviluppa la produzione all'interno della band? Decidete tutti insieme o c'è, per così dire, una sorta di leader tra voi?

Non esiste una vera ricetta che seguiamo per comporre le nostre canzoni, diciamo che ognuna ha un percorso tutto suo. Quando ci troviamo in saletta ognuno propone le idee, le melodie, i riff e cerchiamo di sviluppare quelle che ci piacciono di più. I testi vengono composti da Giaco, ottimo paroliere, che spesso propone già testi e musiche.

La soddisfazione più grossa che vi siete tolti, musicalmente parlando?

La pubblicazione del nostro disco d'esordio e le critiche benevole che ha riscontrato sono una soddisfazione molto grande. Ultimante abbiamo pubblicato online un nostro videoclip. Anche la partecipazione alle selezioni per Arezzo Wave e la finale al contest Orquestra al Thunder Road sono stati per noi motivi di grandi stimoli.

Il vostro album è uscito a giugno dello scorso anno. State attualmente lavorando a qualche progetto futuro?

Attualmente stiamo preparando alcuni live e nei periodi di ferma ci dedichiamo alla composizione del nuovo materiale per un futuro album.

Molte band emergenti o poco conosciute cantano in inglese anche nella speranza di riuscire ad approdare nei mercati stranieri. Voi, invece, rimanete fedeli alla nostra lingua. A cosa è dovuto una tale scelta?

Preferiamo accostarci alla scena italiana perché la sentiamo più vicina. Vogliamo che le nostre canzoni riescano ad essere più vicine all'ascoltatore, che possa capirle meglio e farle proprie.

Per concludere, come vi immaginate “da grandi”?

Bella domanda! Non sappiamo ancora cosa ci attenderà in futuro. Cosa speriamo è riuscire ad ottenere una maggiore visibilità, ad avere la possibilità di fare attività live dove non siamo ancora stati.

I Phersephone sono in rotazione su FutuRadio Web

F. G.
28/01/10


1 Responses to Intervista ai Phersephone

  1. Anonimo Says:
  2. bellissima

    grazie futuradio

     

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