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Intervista a Inkastro

Pubblicato da FutuRadio Web lunedì 21 dicembre 2009 , , , ,

Dal 20 dicembre è fuori nei maggiori digital stores il suo ultimo album, Under Pressure, sotto Coraline Records. Cristian in arte Inkastro (http://www.myspace.com/inkastro), rapper di Milano dal flow deciso, si racconta per l'occasione a FutuRadio Web. Classe '82 (“ma omettiamo il peso e l'altezza...”) Inkastro ripercorre le tappe della sua carriera: “Allora.. il mio primo lavoro risale al 2003, disco in collaborazione con Milano Sud Woofer, gruppo di cui ai tempi facevo parte. Il progetto non è mai uscito, ma ha contribuito fortemente a dare vita alla mia carriera musicale. Il mio primo lavoro ufficiale è Lost in dust con la collaborazione musicale di Freddy G, autoproduzione uscita nel 2007, 500 copie stampate e vendute. Diciamo che è un lavoro che io considero un pò grezzo, ma dal mio punto di vista un buon inizio”. E ora è il momento di Under Pressure, “un'altra autoproduzione sempre con Freddy G. È un disco sicuramente più maturo e studiato del precedente”, confida Inkastro. Ma il 2009 non ha segnato soltanto l'uscita del nuovo album: “Sempre quest'anno - racconta Inkastro -, un solido rapporto di amicizia ha portato allo sviluppo del progetto Milano Sud All Stars, uno street album che ha coinvolto artisti della zona sud di Milano e non. La parte strumentale è stata curata per il 90 per cento da Yazee. Il prodotto si può dire che abbia riscosso un buon successo ed è ancora adesso in free download su www.hano.it. Ultimo evento importante del 2009 è stato la realizzazione dello spot di una una nota marca di snack, spalleggiato da una valida artista di nome Cecilia (www.myspace.com/ceciliameraviglia). Nonostante non sia proprio il mio genere di rap, è venuto un bel lavoro e direi che è stata una buona vetrina, visto che è girato in molti canali televisivi, radiofonici e web”.

Cosa combini ora?

Ora faccio parte di un gruppo che prende il nome di Radia Collective in cui vi sono Steyn, grande grafico con il quale collaboro da sempre; Freddy G, produttore in costante evoluzione; Pezzo, socio musicale per eccellenza; Dasly, nuovo elemento con una grande attitudine; Yazee, produttore con le palle quadre. Tutti noi condividiamo la passione per la musica, ma soprattutto ci lega una forte amicizia.

Come e quando hai scoperto l'hip hop?

Diciamo che sono sempre stato attratto da un particolare tipo di musica e da alcune cose che fanno riferimento all'hip hop, ma all'inizio sono cose che non riesci a identificare in qualcosa. Ho cominciato a capirci verso i 15 anni, periodo in cui cominciavo a fare i miei primi scambi di cassettine, le prime tags con il 5 cm rigorosamente nei baggy, le prime bozze, i tentativi di fare qualche passo di break. Mi ricordo che la prima manifestazione grossa a cui ho partecipato è stato l'Hip Hop Village al forum di Assago, mi sembra nel '99.

Musicalmente, sei cresciuto ascoltando...?

Michael Jackson! Il mio primo cd è stato Bad, che booooomba! Per quanto riguarda il rap, Otr, Dalla Sede e Articolo 31, Così com'è.

C'è qualche personaggio della scena hip hop a cui ti ispiri?

In realtà non mi ispiro a nessuno, mi piace essere originale in quello che faccio. Riesco a distinguere l'ascolto dalla mia scrittura.

Perché secondo te l'hip hop italiano, nonostante un discreto successo negli ultimi tempi, stenta ancora un pochino a decollare?

Cominciamo col dire che finalmente, sembrerebbe che il rap non sia più un genere così di nicchia come lo era tempo fa. C'è ancora molta gente che diffida di questo genere musicale, soprattutto quelli con un po' più di anni rispetto ai miei. Penso che per attirare un pubblico più ampio bisognerebbe arrivare a un minimo di compromesso. Per alcuni versi non è una musica facile da digerire, quindi credo che l'artista dovrebbe addolcire un po' il boccone e con questo non sto dicendo di svendersi con la classica “commercialata”, ma, rendere l'ascolto più piacevole.

Quale dei tuoi colleghi, anche tra i più famosi, stimi di più?

Uno è J-Ax. È stato criticato per un bel periodo, ma sfido chiunque, nel nostro genere, ad avere una carriera musicale così seguita dopo così tanto tempo. Poi, la mia stima va a tutti quelli che credono in quello che fanno e a quelli che mettono il cuore nella loro musica.

Chi è secondo te il migliore in Italia? A parte Inkastro, naturalmente...

Direi Bassi Maestro. Vanta una grande carriera ed è rimasto sempre se stesso.

Tornando a te, come sei venuto a contatto con la Coraline Records?

Il nostro è un rapporto di amicizia, ci conosciamo da prima che Francesco e Paolo fondassero l'etichetta.

Quali sono i vantaggi che derivano dal lavorare con un'etichetta indipendente?

Probabilmente hai meno vincoli. Diciamo che hai meno compromessi a cui sottostare e puoi liberamente fare musica.

Quali sono i temi che ami raccontare in musica?

Mi piace raccontare di quello che può passare una persona nell'ambito familiare a quello lavorativo a quello sentimentale, poi ovvio bisogna staccare con qualche troiata sennò finisci con l'essere catalogato come preso male.

Ascoltando Under Pressure ci è sembrato di cogliere un pezzo molto riflessivo...

Sono convinto che l'essere sotto pressione sia la soluzione ai tuoi problemi, perché proprio quando sei sotto il peso di tutto che arrivi ad essere stufo della vita che conduci ed è il momento in cui cambi tutto.

Qualche anticipazione sulle tue prossime fatiche?

Il mio prossimo lavoro, probabilmente si chiamerà Risin'. Collaborerò con artisti validi... attendetelo con ansia!!

Puoi scommetterci...

Grazie di cuore e grazie dello spazio! Peace.

F. G.
21/12/09


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